Il disagio mentale nelle immagini di Roberto Lorenzetti

Il direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, Roberto Lorenzetti, è anche un grande fotografo, tra i pochi che negli anni settanta, poco prima dell’approvazione della riforma psichiatrica, il 13 maggio 1978, ha svolto un’inchiesta, documentando con il suo sguardo le condizioni dei malati nel manicomio di Rieti. Aperto fino al 1980, il manicomio di Rieti è stata una realtà con la quale convivere (ma come?), da parte della cittadinanza e del territorio. Roberto Lorenzetti ne ha documentato gli aspetti invisibili e indicibili, che solo le immagini possono raccontare… Sul sito del progetto “Carte da legare” del SAN (Sistema Archivistico Nazionale) si può leggere la scheda con la storia dell’Ospedale psichiatrico di San Francesco di Rieti.

Una storia e un impegno sociale rari che lui stesso racconta per immagini sul neonato portale territoriale Didattica Luce in Sabina, nonché in una videointervista, sul medesimo sito.

Non molte le immagini che mostrano senza filtri, con uno sguardo diretto, lo stato delle persone con disagi psichici, prima della nota Legge Basaglia (180/78). Tra queste sono celebri le fotografie di Franco Berengo Gardin, nel reportage “Morire di classe”, visionabili su repubblica.it. Eppure lo stesso forte impatto e la stessa efficacia espressiva e di denuncia mostrano le foto di Lorenzetti, solo meno note.

Nell’archivio Luce pochissimi i documenti cinematografici sui manicomi in Italia. Uno solo relativo al periodo fascista (L’ospedale psichiatrico di Trapani, 1936) cui fa seguito qualche attualità de La Settimana Incom degli anni cinquanta. Certamente non è un caso. Ne proponiamo due.

Roma. Santa Maria della Pietà, 1949

Visita al manicomio criminale di Aversa, 1952

 

Impressionanti i commenti, che accompagnano le immagini edulcorate dei malati e delle loro attività.

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