War is over!

Ci siamo!

Il 25 settembre si è inaugurata la mostra sulla fine della seconda guerra mondiale in Italia, in occasione del settantesimo anniversario della liberazione, 1945-2015

Luce Cinecittà – National archives NARA – Roma Capitale

Roma, Palazzo Braschi, 26 settembre 2015 -10 gennaio 2016

Scheda info mostra

Comunicato stampa WAR IS OVER!

Si tratta di un percorso espositivo che racconta la fine della guerra attraverso le diverse narrazioni che ne fecero i protagonisti, innanzitutto gli angloamericani, che percorsero l’intera penisola documentando per il proprio pubblico non solo le azioni militari, ma anche la realtà desolante dell’Italia alla fine della guerra e, parallelamente, il regime fascista in via di dissoluzione.

Per gli italiani il bisogno di conoscere il proprio destino era divenuto impellente; tuttavia, da un lato, vent’anni di propaganda di regime avevano reso sospetta ogni forma di informazione, mentre dall’altro, i codici visivi e sonori che gli italiani avevano imparato a leggere erano solo quelli degli anni Trenta e del fascismo, propagandati attraverso l’Istituto Luce.

Si avvicendarono dunque due forme parallele di comunicazione della guerra e della pace futura: il cinema e la radio di Stato passarono nel giro di pochi mesi dai toni aggressivi e quasi surreali del fascismo in declino a quelli più misurati e meno trionfalistici, ma un po’ ufficiosi e “ingessati” dei governi democratici (ne è un segno la diversa intonazione data alle notizie dalla voce dello speaker del Luce Guido Notari).

A questa narrazione, che nei mesi centrali del 1945 subisce una ruvida trasformazione, si affiancano i film e le fotografie dei Signal Corps, l’efficiente servizio di comunicazioni dell’esercito americano, che restituiscono un paese “reale” ignorato dalla produzione dell’Istituto Luce e ancora non esplorato dal neorealismo cinematografico. Insieme si autorappresentano, per il pubblico oltreoceano ma anche, progressivamente per quello italiano, come modello di efficienza e condotta, opposto a quello nazifascista nonché come esempio di benessere per l’Italia che verrà.

È dunque il confronto di due realtà: una “in bianco e nero”, espressione prima del plumbeo inabissamento del totalitarismo, e successivamente della sobrietà di una classe dirigente che si avvia coraggiosamente a costruire sulle rovine della guerra; e una “a colori”, dove il colore diventa sia il segno di una Italia “rivelata” da operatori e fotografi esperti e attenti al dato sociale (ma non privi di pregiudizi), sia l’espressione di un modello di comunicazione che è anche uno strumento di esportazione dell’american way of life e che, una volta avviata la ricostruzione, sarà adottato anche in Italia.

La mostra presenta una selezione di immagini fotografiche e audiovisive comprese nel periodo tra il luglio del 1943 (lo sbarco degli Alleati in Sicilia) e il 1947-1948, quando entra in crisi l’alleanza antifascista con l’inizio della guerra fredda e l’Italia ha ormai ripreso in mano il proprio destino (G.D’Autilia).

In collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Palazzo Braschi e Programmazione grandi eventi e mostre, Zetema e Luce per la didattica organizzeranno visite guidate per le scuole. Per informazioni verrà diffuso a breve il catalogo della offerta didattica del comune.

Luce per la didattica curerà durante la mostra l’organizzazione di seminari di approfondimento di alcuni temi, su richiesta degli Istituti scolastici.

Inoltre, Luce per la didattica sarà presente con un ricco programma di conferenze magistrali per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado (verranno rilasciati attestati di partecipazione), e in qualità di supporto organizzativo per altre iniziative.

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