War is over ! Lectio magistralis di Giovanni De Luna

Nel corso della mostra a palazzo Braschi, Museo di Roma, è stato organizzato un ciclo di conferenze, a cura di Patrizia Cacciani, presentato in occasione della prima, dal direttore dell’Archivio storico Luce, Enrico Bufalini.

Ascoltiamo le parole del Direttore mentre presenta le attività che l’Archivio Storico Luce si impegna da sempre, ma da qualche anno con maggior forza, a realizzare.

Introduzione di Enrico Bufalini.

“Italia 1945. I segni del passato, i sogni del futuro”, questo il titolo della lectio dove lo storico Giovanni De Luna ci illustra il contesto in cui è ambientata la mostra.

Il professor De Luna ci suggerisce ad usare come chiave di lettura “lo stretto intreccio tra opacità e dinamismo” partendo dalla scelta di alcune delle fotografie presenti nella mostra. Un’Italia destoricizzata, un’ Italia di fine Ottocento, un’ Italia povera, una nazione che abita un contesto contadino, priva di un territorio integrato dalle infrastrutture, senza un mercato nazionale e che vive in comunità dedite all’autoconsumo. “Il progetto fascista di fare gli Italiani è fallito e la guerra è un grande rivelatore che squarcia il velo e fa emergere la realtà”.

Parte Prima – Giovanni De Luna

Giovanni De Luna attraverso alcuni film ci rende chiari visivamente i temi che affronta: La terra trema di Luchino Visconti, Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, Tombolo paradiso nero di Giorgio Ferroni.

Il secondo argomento è la ricostruzione del Paese dal 1945 al 1948: la Costituzione, le elezioni, la democrazia. In pochissimi anni viene compiuto un “miracolo”. La Resistenza è la casa di quel miracolo. “Un triplice miracolo: organizzativo, politico ed esistenziale”.

Parte Seconda – Giovanni De Luna

De Luna ci spiega la scelta consapevole e forte operata dalle donne e dagli uomini ad entrare nelle Brigate Garibaldi della Resistenza utilizzando una scena del film La notte di San Lorenzo di  Paolo ed Emilio Taviani, come per rappresentare l’icona simbolica della classe politica di allora cita il discorso di Alcide De Gasperi alla conferenza di pace di Parigi (La Settimana Incom 21/1946).

Infine l’ultimo capitolo della lectio è dedicato alla rifondazione esistenziale. Per De Luna “la politica è dinamismo, si sottrae all’opacità, la speranza, il cambiamento, il motore della rinascita”. Si rompono i meccanismi individuali del modo di stare insieme, nasce un nuovo senso di comunità.

Parte Terza – Giovanni De Luna

Per raccontarla usa due citazioni e un documento. Il documento è il verbale della riunione degli industriali piemontesi che si propongono, nel maggio 1945, di realizzare tre momenti diversi: la costruzione dell’autostrada Torino- Savona, la idrovia per collegare Torino a Milano attraverso il canale Cavour ed infine la scalata del K2. Quest’ultima decisione nasce da un motivo simbolico: attraverso una tale impresa si sarebbero risollevate le sorti morali dell’identità italiana (La Settimana Incom 1052/1954 Verso il K2) .

 

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