Il nuovo anno scolastico 2016 – 2017 è iniziato da circa un mese e si riparte con il nuovo progetto. Quest’anno gli studenti del Liceo Seneca si cimenteranno nella ricerca: come muoversi nel web per la ricerca documentale, come coniugare la fonte audiovisiva con le altre fonti.
Gli appuntamenti prevedono lezioni frontali sulla ricerca ed analisi nel web delle fonti audiovisive e poi ricercare e selezionare nella banca dati dell’Archivio Storico Luce, laboratori per piccoli gruppi tematici dove imparare a costruire story board su testi autoriali di prodotti documentaristici dell’Istituto.
Lo scorso anno scolastico gli studenti hanno lavorato sino all’estate inoltrata. Complimenti a tutti loro per l’impegno profuso in tempi ed orari fuori dal contesto scolastico.
Per questo motivo, solo ora, pubblichiamo due saggi che meglio rappresentano l’impegno e l’attenzione profusa.
“L’evoluzione dei mezzi dal Novecento ad oggi” di Tiziana Liberati e “La moda di ieri e di oggi” di Vergel Ebrada Medenilla.
L’evoluzione dei mezzi dal Novecento ad oggi”
di Tiziana Liberati
Quest’anno è entrata in vigore una nuova legge che consente agli studenti italiani di fare esperienza presso aziende pubbliche e private che aderiscono al progetto di alternanza scuola-lavoro.
Mi è stata data la possibilità di lavorare presso l’Istituto Luce, situato negli stabilimenti di Cinecittà a Roma. Questo Istituto, facente parte del Ministero dei Beni culturali, si occupa principalmente di catalogare e analizzare foto e video storici oltre che di produrre lungometraggi o cortometraggi.
A un primo incontro è stato spiegato il progetto che dovevamo andare a sviluppare e con una presentazione ci sono state spiegate le varie tecniche e il linguaggio utilizzato nel mondo del cinema e della televisione e la storia della struttura.
Il progetto presentatoci prevedeva degli incontri a gruppi che avevano come scopo l’analisi di alcune foto contenute nell’archivio storico dell’istituto e, cercando un tema comune grazie al quale andare poi a creare un testo uniforme.
Il tema che ho scelto di seguire sono i mezzi di trasporto. Ho scelto questo tema perché mi è sempre piaciuto viaggiare, poter conoscere nuovi posti con lingue, culture, tradizioni differenti dalla mia ad esempio mi è piaciuta molto la foto che rappresenta una nave che sta salpando verso l’Abissinia a scopo esplorativo. Il Duca degli Abruzzi, colui che capitanava la spedizione, era noto per la sua passione dell’esplorazione. Grazie a lui possediamo cartine geografiche più complete, soprattutto per quanto riguarda le zone dell’ Africa.
Nel 1932 precisamente in dicembre è stata inaugurata la prima locomotiva che collegava Roma ad Ostia. Questa locomotiva fu costruita non solo per ampliare la città e facilitare i trasporti ma anche per permettere ai cittadini di trascorrere vacanze ad Ostia, in quegli anni infatti non era molto comune l’idea di vacanza. Questo video ( Giornale Luce A1030) permette di confrontarci con una realtà non troppo lontana da noi e di vedere i mezzi oggi considerati obsoleti ma che allora erano rappresentavano la modernità. E’ interessante notare anche come l’evoluzione abbia portato ai mezzi che abbiamo ora.
Ad esempio l’innovazione ha portato anche al cambiamento di alcune tradizioni che un tempo erano molto attese mentre oggi sono poco conosciute se non addirittura scomparse. Ne è un esempio la benedizione delle macchine sotto il Colosseo per la ricorrenza di santa Francesca romana , la protettrice dei viaggiatori.
L’innovazione ha portato anche al cambiamento di alcune norme di sicurezza sulla strada come l’uso del casco e l’obbligo della cintura di sicurezza, anche i mezzi di oggi sono molto più sicuri di quelli di una volta questo per ridurre gli incidenti come ad esempio il disastro aereo avvenuto nel 1954 al quale sono seguiti i funerali nella chiesa di Santa Maria degli Angeli dove ha presenziato anche il sindaco di Roma Rebecchini.
Penso che lo sviluppo sia fondamentale per aumentare i viaggi rendendoli sempre più brevi e sicuri.
La moda di ieri e di oggi
di Vergel Ebrada Medenilla
I primi fenomeni di variazione della moda nel campo abbigliamento si sono riscontrati in Italia e in Francia alla fine del Medioevo, con lo sviluppo dell’epoca moderna; nello stesso periodo iniziò anche un processo di sempre maggiore diversificazione tra l’abbigliamento maschile e quello femminile che avvenne anche nei vari ceti sociali. Una volta, come accadde ancora tutt’ora, non tutte le persone avevano la possibilità di seguire ciò che dettava la moda creando una certa spaccatura . Basta pensare che gli abiti delle classi popolari si modificarono molto più lentamente fino all’ottocento, quando la seconda rivoluzione industriale rese più semplice ed economica la produzione di tessuti e abiti. A partire dall’ottocento si assistette a un ritorno dell’abbigliamento ricercato, soprattutto femminile, legato allo sviluppo dell’alta moda: nacquero infatti i primi atelier dei grandi sarti. Dopo la seconda guerra mondiale i protagonisti in questione furono per la prima volta i teen-ager che si distinguevano dagli adulti anche per l’abbigliamento: blue-jeans, t-shirt, maglioni, giacche in pelle e molti altri ancora. La fortuna dei jeans fu un fenomeno importante che influenza tutt’ora la moda. Questo indumento, usato fin dalla metà dell’Ottocento dagli operai, per la robustezza del suo tessuto, fissato con doppie cuciture e rivetti di metallo, fu lanciato nelle università americane dopo il successo de Il selvaggio, interpretato da un giovane e affascinante Marlon Brando. Anche il fenomeno Elvis Presley col rock ‘n’ roll, i suoi movimenti provocanti e gli abiti vistosi, entusiasmavano i giovani. In un’immagine dell’Istituto Luce vediamo Sofia Loren che prova alcuni abiti firmati da Schubert nell’atelier, con indosso un abito elegante di sera in pizzo. Un’altra immagine vediamo una modella che posa nell’atelier Schubert con un vestito elegante con dei ricami, infine nell’immagine vediamo una sfilata di moda per bambini della casa Leri, su una passerella tre bambini che sfilano davanti ad un numeroso pubblico. Tornando alla moda di oggi, si può notare come si tenga conto di molti fattori: l’innovazione, l’accessibilità, l’interesse, la praticità. Si può ormai notare, come oggi anche i bambini hanno un loro modo di seguire le mode, ad esempio come un gioco, perché è nuovo e diverso ma anche perché gli altri compagni già lo posseggono. La moda ha maggiore influenza soprattutto tra gli adolescenti perché, essendo in fase di crescita, devono ancora consolidare certezze e autostima, il modo in cui ci si veste infatti serve a mio parere a nascondere paure, insicurezze, disagi mentre per gli adulti può esprimere l’appartenenza ad una classe sociale. Concludendo penso che un conto sia vestirsi in un certo modo, magari per delle occasioni importanti ed un altro sia quello di mettersi in mostra. Ognuno poi è libero di coprirsi farsi un tatuaggio, ma tutto questo penso debba avere un limite; evitando così, di metter in gioco la nostra salute e il nostro intelletto e puntare solo sull’aspetto fisico, dimenticandoci delle cose che alla fine rendono unica la nostra vita.