Sono talmente tante le iniziative e le risorse on line sulla Grande Guerra, forse la più vasta operazione di digital public history, da creare non poca difficoltà a orientarsi, selezionare, costruire propri percorsi, anche didattici, da parte di insegnanti, studiosi, operatori. Un patrimonio di fonti sul web immenso… ci domandiamo quanto durerà, come e se sarà salvaguardato negli anni. Ma lasciando il quesito ai conservatori, agli esperti di scienze documentali, vogliamo qui proporre una mostra, tra le tante sulla Prima guerra mondiale, di un “garbo” speciale, in tutti i sensi.
Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra, a cura del Centro Studi Carlo Balelli per la Storia della Fotografia è in corso a Macerata, e sarà portata a Roma nell’ottobre 2015.

Una iniziativa particolare per diversi motivi: racconta la storia di Carlo Balelli, diventato fotografo professionista proprio “sul campo”, nell’arena della Grande Guerra, lavorando per il Regio Esercito; racconta la storia dei fotografi di guerra, ovvero della prima guerra mondiale comunicata con mezzi “moderni”; racconta, nel bellissimo catalogo, la storia di una famiglia, teneramente trasmessa da Carlo alla figlia, Emanuela Balelli. Una storia che si legge come un romanzo di formazione, dove, con rara poesia, è narrata, con stralci di un diario intimo realizzato insieme al padre, l’iniziazione di Carlo alla vita e al mondo, proprio nel periodo della Grande Guerra; ci fa conoscere un Centro di studi con un archivio fotografico di inestimabile valore, che copre la storia d’Italia, a partire dal territorio delle Marche, da metà Ottocento agli anni settanta del Novecento. Un patrimonio, quale quello della famiglia Balelli, condiviso da quest’ultima con la Biblioteca Comunale “Mozzi Borgetti” e la Biblioteca Statale di Macerata.
Nel video che segue la presentazione della mostra da parte dei curatori e realizzatori, intervistati.
Sul sito del Centro Studi Carlo Balelli una sezione è dedicata alla didattica e in questo periodo al Concorso per le scuole sulla Prima Guerra Mondiale. Sono messe a disposizione dei ragazzi numerose immagini d’archivio dell’epoca (il bando è in calce a tutte le fotografie).
Per chi volesse andare a vedere la mostra in questi giorni, o per chi vi andrà in autunno a Roma, segnaliamo, oltre i contributi del Catalogo, l’interessante e approfondito saggio di Stefano Mannucci, La Grande Guerra fotografata dai servizi fotografici dell’esercito, per la prima volta costituiti, che illustra anche le attrezzature, le tecniche, le modalità, le finalità di propaganda, o di denuncia, quelle di ricognizione, senza tralasciare le storie personali.
Sulle “novità” di una guerra per la prima volta mediatica, grazie soprattutto alla fotografia, consigliamo la lettura degli editoriali di Giovanni De Luna, La fotografia racconta la guerra, e di Gabriele D’Autilia, Guerra moderna e fotografia: un confronto, entrambi sulla rivista per le scuole on line 100 Anni Grande Guerra.
Luce per la didattica ha incontrato Manuela Balelli e preso contatti con il Centro studi per verificare concretamente la possibilità di collaborare con corsi e giornate laboratoriali nel territorio di Macerata, rivolte agli insegnanti, secondo le modalità già sperimentate in altri territori. Il ricco patrimonio dell’Archivio storico Luce consente infatti di esplorare con ulteriori fonti visive la storia e le memorie di Macerata e dintorni.