Le donne italiane protagoniste dal fascismo al secondo dopoguerra. Breve report dell’incontro di ieri a Palazzo Braschi

Si è svolto ieri, 19 novembre 2015, a Roma, il terzo incontro nell’ambito delle iniziative correlate alla mostra War is over!, in corso a Palazzo Braschi fino al 10 gennaio 2016.

“Conversazioni per storie di genere” è stato un appuntamento dedicato soprattutto alle scuole. Entro l’anno sarà pubblicato il video integrale dell’incontro, ad uso didattico.

Le conversazioni e le riflessioni delle due studiose, Barbara Berruti (Istoreto) e Annabella Gioia (Irsifar) sono state moderate e stimolate dalle domande di Patrizia Cacciani, che ha iniziato l’incontro proponendo le tre immagini che seguono, tratte dal percorso della mostra.

Le fotografie, realizzate dagli alleati (U.S. Signal Corps) sono state presentate evidenziando le loro messe in scena, soprattutto i binomi/contrapposizioni modernità-arcaicità, passato-futuro, progresso-staticità, su cui la propaganda angloamericana ha insistito, a proposito dell’Italia appena uscita dalla tragedia della guerra.

Alle domande suscitate dall’analisi delle foto, relative ai ruoli delle donne italiane, durante il fascismo, la Resistenza, la Liberazione e la ricostruzione, hanno risposto le due relatrici con grande acume e profondità di argomentazioni.

Qui il link ai temi principali affrontati da Barbara Berruti e Annabella Gioia nelle conversazioni di ieri.

L’excursus storico e storiografico, oltre che letterario, della Prof.ssa Annabella Gioia è partito dall’analisi della società fascista e dei ruoli-funzioni delle donne in quel contesto, per arrivare all’esame del contributo forte, rivoluzionario, indispensabile delle donne durante la Resistenza e la Liberazione.

La studiosa Barbara Berruti oltre a sottolineare il cambiamento epocale nelle coscienze e nelle attività femminili durante la guerra, ha approfondito l’esame del significato, con i suoi risvolti sociali, del voto alle donne nel 1946, già legiferato il 1° febbraio 1945.

E’ stato quindi mostrato il documentario dell’Archivio Luce “L’Italia ha scelto: REPUBBLICA” del 1946, dove nessun cenno, tra i tanti profondi cambiamenti elencati dopo la fine della guerra, è stato fatto alla “novità” del voto alle donne e alla loro presenza politica, anche nella Costituente.

Il documentario è visionabile sul sito dell’archivio Luce a questo link.

Se le donne irrompono nello spazio pubblico e politico della società italiana del dopoguerra, i risultati, in termini statistici e di effettive conquiste civili e politiche, nonché sociali, sono stati di gran lunga minori rispetto alle aspettative.

Patrizia Cacciani ha concluso ponendo ulteriori domande su quanto e se avessero giocato un ruolo, durante la Liberazione, le diversità, sia di attività sia di durata, delle Resistenze nel Centro Italia, rispetto al Nord del paese. E’ intervenuto il Prof. Antonio Oddati ponendo la questione dei ruoli e delle azioni anche delle donne del Sud durante la guerra e nel dopoguerra. Questione già affrontata nel suo intervento da Annabella Gioia che ha ribadito il ruolo esemplare svolto anche dalle donne del Sud , dopo l’8 settembre del 1943, “quando aiutarono e nascosero i militari in una sorta di ‘maternage di massa’, con una grande operazione di salvataggio. In quella occasione non hanno aspettato indicazioni, hanno preceduto la Resistenza, si sono trovate in una circostanza in cui dovevano agire e l’hanno fatto”.

L’iniziativa ha suscitato, durante il dibattito, una serie di ulteriori quesiti relativi al ruolo delle donne durante la ricostruzione. Si è quindi conclusa con l’auspicio di un prossimo incontro di studio.

 

 

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